Come ormai i fan di Harry Potter sapranno, David Yates non è nuovo ad inserire nei suoi film rimandi agli episodi precedenti: piccoli particolari, movimenti di camera, inquadrature e oggetti visti in passato ma anche rimandi a dettagli presenti nei libri e che nei film non trovano spazio. Harry Potter e l’Ordine della Fenice è pieno zeppo di questi sfuggevoli particolari e il Principe Mezzosangue ne presenta senza dubbio di meno ma le strizzatine d’occhio che il regista rivolge ai fan sono sempre dietro l’angolo.
Iniziamo con un particolare che, ne sono sicuro, la maggior parte di voi avrà notato:
Nell’immagine potete ovviamente riconoscere l’Ungaro spinato che Harry deve affrontare al quarto anno durante la prima prova del Torneo Tremaghi. In realtà, si tratta di una delle quattro miniature grazie alle quali i draghi vengono assegnati ai campioni. Ebbene, la miniatura dell’ungaro spinato è tornata inaspettatamente nel sesto film, dove ha potuto dare uno scopo alla sua fiammata!
Ecco invece due gran bei rimandi alla Pietra Filosofale. Ricorderete senz’altro l’imponente partita a scacchi a cui Harry, Hermione e Ron devono prendere parte per salvare la Pietra. E sono sicuro che non vi siete dimenticati dell’arpa che viene usata per addormentare Fuffy, il cane a tre teste che sorveglia la botola. Entrambi questi elementi tornano nel sesto film. Dove? Nella stanza delle necessità, ovviamente.
Questa era un pò più difficile da notare: nel Principe Mezzosangue una cioccorana si arrampica sul vetro di uno scompartimento dell’espresso per Hogwarts, proprio come la cioccorana di Harry nel primo film.
Ecco una meravigliosa sequenza che abbiamo avuto il piacere di trovare tra le scene tagliate del sesto film e che rimanda ad un’altrettanto bella sequenza del Prigioniero di Azkaban: il coro di Vitious.
Questa è solo un’inquadratura, un movimento di camera identico ad uno presente nel Calice di Fuoco, con l’unica differenza che è al contrario.
In questa scena assistiamo al funerale di Aragog, il ragno amico di Hagrid che abbiamo visto nella Camera dei Segreti. In quell’episodio, Harry e Ron avevano rischiato di farsi uccidere dai figli del ragno gigante. Ecco perché quando Lumacorno chiede se Aragog aveva famiglia, Harry risponde <<Oh, sì!>>.
Quando Harry visita la Tana per la prima volta rimane stupito dalle tante cose che si possono fare con la magia anche in ambito domestico. Nel lavello, infatti, ci sono delle pentole che si lavano da sole. Nel sesto film, quando Harry arriva di sorpresa alla Tana, sullo sfondo possiamo notare qualcosa di molto simile!
Un altro elemento importante presente nella casa dei Weasley è il bellissimo orologio che comunica lo stato dei membri della famiglia: “casa”, “lavoro”, “scuola” eccetera. Tra le varie alternative c’è anche “pericolo di morte” e quando vediamo l’orologio nel sesto film questo è puntato proprio su “pericolo di morte”, ad indicare i tempi di estremo pericolo nei quali è ambientato il Principe Mezzosague.
Uno dei personaggi principali del quinto film era Dolores Jane Umbridge, sottosegretario anziano del Ministero della Magia, insegnante di Hogwarts e persino preside di Hogwarts per un breve periodo di tempo. Come sappiamo, la Umbridge era fissata per l’ordine e una delle sue frasi tipiche era: <<Pretendo che ci sia ordine!>>. Nel Principe Mezzosangue, all’interno del negozio dei gemelli Weasley vediamo un pupazzo/caricatura della Umbridge che esclama la stessa frase.
Il cappello parlante: uno degli oggetti caratteristici di Hogwarts che svolge un ruolo fondamentale nell’assegnare gli studenti alle rispettive case. Inaspettatamente, nel sesto possiamo vederlo di sfuggita mentre viene portato via da uno studente.
Le ultime immagini che voglio farvi notare non sono un vero e proprio rimando ma credo che sia comunque interessante prenderle in considerazione in questa sede. Ora, ben vengano i rimandi tra un film e l’altro ma come fan di Harry Potter posso dirvi che, a mio avviso, una cosa del genere non dovrebbe mai vedersi al cinema, tantomeno in film così importanti. Come noterete, queste due immagini rappresentano due momenti diversi di due film diversi: nella prima, tratta dal quinto film, vediamo parte dell’Esercito di Silente che vola in sella ai Thestral, nella seconda, tratta dal sesto film, vediamo i mangiamorte che tentano di entrare ad Hogwarts. Cosa c’è di strano in tutto questo? Semplicemente il fatto che l’immagine di Hogwarts è stata riciclata. Se guardate le due scene per esteso, infatti, noterete lo stesso tipo di inquadratura, lo stesso movimento di camera e la stessa Hogwarts che, in realtà, nel sesto film dovrebbe avere anche la torre di astronomia ma che in questa inquadratura, essendo presa dal quinto film, manca. L’unica cosa che cambia sono i soggetti (ES nella prima, Mangiamorte nella seconda) e, ovviamente, il fatto che una scena è ambientata di giorno e l’altra di notte. In poche parole, è stato sufficiente un pò di color correction per inserire nel film questa scena della quale, tra l’altro, avremmo fatto volentieri a meno. Ora, con un budget di 250 milioni di dollari, non pensate che avrebbero potuto fare di meglio?
Chiusa questa parentesi, ora passiamo a quei piccoli particolari che anticipano quello che accadrà negli ultimi film. Ovviamente se non avete letto il settimo libro vi consiglio di non proseguire nella lettura.
Ecco Regulus Black. O meglio… ecco Regulus Arcturus Black. Fratello di Sirius Black, avrà un ruolo piuttosto importante nel settimo film.
Abbiamo appena visto il vero ricordo di Lumacorno. Ora tutti sanno che gli Horcrux sono degli oggetti (ma non solo) all’interno dei quali Voldemort ha nascosto parte della sua anima per rendersi immortale. Appena riemergiamo dal pensatoio Silente allunga la mano verso Harry e fissa per qualche secondo la sua cicatrice. Non vi dice niente tutto ciò? In tal caso, è sufficiente aspettare neanche un minuto per avere un indizio in più…
Harry chiede a Silente: <<Potrebbero essere dovunque [gli Horcrux ndr]>> e Silente risponde: <<Vero… ma la magia, specie la magia oscura, lascia tracce>> e vediamo Harry muovere la testa in un modo che ricorda spaventosamente Voldemort nella scena del quinto film in cui Harry lo vede a King’s Cross. Direi che a questo punto il concetto è più che palese: Harry stesso è un Horcrux, la cicatrice che ha in fronte e le visioni che ogni tanto ha di Voldemort ne sono la dimostrazione. Per distruggere Voldemort, sarà necessario distruggere anche questo ultimo, involontario brandello della sua anima che vive all’interno di Harry…
Piton confessa a Silente di non avere più intenzione di portare a termine la sua missione ma il preside è determinato. Come si scoprirà alla fine del film, la promessa che Piton aveva fatto a Silente consiste nell’ucciderlo e questa sequenza è una prova della lealtà di Piton che sarà ulteriormente ed esaustivamente dimostrata nel settimo libro.
Silente si è appena tagliato per fornire il pedaggio richiesto per entrare nella caverna in cui è nascosto l’Horcrux. Harry gli dice: <<Dovevo farlo io, signore!>> e il preside risponde: <<Oh, no Harry. Il tuo sangue è molto più prezioso del mio>>. E in effetti nell’ultimo libro si scoprirà che il sangue di Harry e la protezione di Lily che scorre nelle sue vene giocheranno un ruolo fondamentale nell’ultimo faccia a faccia con Voldemort.
Spero che questo reportage vi sia piaciuto. Se avete notato altri rimandi, non esitate a farcelo sapere!