Pottermore: Biografia completa di Remus Lupin

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ATTENZIONE: le parti in corsivo e grassetto sono citazioni prese alla lettera da Pottermore che ne detiene i diritti.

L’approfondimento della Rowling su questo importante e complesso personaggio della saga ci porta agli inizi, quando ancora Remus non era nato, presentandoci i suoi genitori: il padre, (già nominato precedentemente nell’approfondimento di Pottermore sui Fantasmi e Mollicci) Lyall Lupin, era “un giovane molto intelligente e piuttosto timido che, all’età di trent’anni, divenne un’autorità riconosciuta in tutto il mondo per le sue conoscenze sulle Apparizioni di Spiriti Non-Umani”; mentre la madre si chiamava Hope Howell “una bella ragazza babbana che lavorava in un ufficio di assicurazioni a Cardiff”.

Lyall la salva da un molliccio che aveva assunto le sembianze di un energumeno violento; i due, innamorati pazzi, si sposano e “il primo e unico figlio di Lyall e Hope, Remus John, nasce dopo un anno di matrimonio”.

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Apprendiamo che Remus nasce proprio negli anni in cui la magia oscura comincia a farsi strada nel paese e in cui Voldemort comincia la sua ascesa al potere. Lyall, in quanto esperto di creature Non-Umane (possibili alleati per Voldemort), viene convocato al Ministero della Magia con urgenza; un tragico concatenamento di eventi che porta all’incontro fatale dato che al Ministero “accade che che Lyall si trova faccia a faccia con un Lupo Mannaro di nome Fenrir Greyback […]”

Subito Lyall lo riconosce come Lupo Mannaro ma, quando nessuno è disposto a credergli, si infuria e comincia a urlare esasperato a tutti i presenti la faccenda non è da sottovalutare e  che “i Lupi Mannari sono senz’anima, cattivi e bramosi solo di morte (-che non meritano altro che la morte- nella versione originale)”. Greyback non si lascia sfuggire la provocazione e una notte attacca il piccolo Remus; solo l’intervento di Lyall impedisce al piccolo di perire durante l’attacco ma non di essere un Lupo Mannaro completamente sviluppato per il resto della sua vita. La lotta contro la licantropia è tutt’altro che semplice e nonostante l’amore e il sacrificio dei genitori Remus sembra destinato a vivere un’infanzia e una vita di solitudine e dolore, fino a quando “poco prima dell’undicesimo compleanno di Remus nientemeno che Albus Silente […] si presenta senza invito alla porta di Lupin […] cinque minuti più tardi Silente siede davanti al camino a mangiare frittelle e a giocare a Gobbiglie con Remus.” Da qui in poi sappiamo bene come sono andate le cose: ad Hogwarts Remus troverà una vera e propria famiglia e dei veri amici che lo accoglieranno e, scoperta la sua licantropia, si uniranno a lui nelle notti di luna piena come animagi non registrati per aiutarlo a superare i dolore e la solitudine che da sempre lo hanno afflitto.

James, Sirius, Remus e Peter (che apprendiamo essere entrato nel gruppo proprio su suggerimento di Remus “sempre amico dei più deboli”) sono i Malandrini e diventano inseparabili sia dentro che fuori da Hogwarts, dove si uniscono al più presto all’Ordine della Fenice.

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Possiamo immaginare come, nella notte del 31 Ottobre 1981, “la caduta di Voldemort, che fu fonte di grande esultanza da parte del resto della comunità magica, segna l’inizio di un lungo periodo di solitudine e infelicità per Remus”.

Almeno, fino a quando, “ancora una volta, Albus Silente cambia il corso della vita di Remus Lupin rintracciandolo in una casetta diroccata e fatiscente dello Yorkshire. […] Remus si lascia persuadere ad accettare [il posto di insegnante di DCAO] solo quando Silente gli rivela che avrà a disposizione una fornitura illimitata di Pozione Antilupo [all’epoca troppo costosa per le sue povere tasche]”.

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Seguono i racconti e gli accadimenti del Prigioniero di Azkaban, 3° anno di Harry a Hogwarts durante il quale, ci racconta la Rowling, Remus da subito aveva nutrito forti sospetti nei confronti del suo vecchio amico Sirius: sospettava cosa stesse facendo all’interno del castello ma “il suo disperato desiderio di appartenenza e di essere accettato lo avevano portato a non essere né coraggioso né onesto come invece avrebbe dovuto.”

tonks1Al termine degli eventi che si svolgono nel Calice di Fuoco, l’Ordine della Fenice si riunisce per la prima volta dopo 13 anni e, questa volta, con delle nuove reclute, come ad esempio “Ninfadora Tonks, una maga intelligente, coraggiosa e con buffi capelli di colore rosa […] Remus, molto spesso malinconico e solitario, si mostra prima incuriosito, poi incantato e dopo seriamente colpito dalla giovane maga. Non si era mai innamorato prima di allora.” 

“A Remus non era mai venuto in mente che Tonks avrebbe potuto ricambiare i suoi sentimenti perché era troppo abituato a considerarsi impuro e indegno.”
Una specie di anticipazione di quello che avverrà nel 6° libro (“Sono troppo vecchio per te, troppo povero, troppo pericoloso..”)

La scarsa autostima di Remus porta a spiacevoli equivoci e battute tra i due che sfociano nella “dichiarazione” di Tonks, una vera e propria scena aggiunta dalla Rowling in questo approfondimento:

“Certo che è ancora carino, vero? Anche dopo Azkaban…”. Senza riuscire a trattenersi, Remus le risponde in tono amaro che crede che lei sia innamorata del suo vecchio amico (“Lui conquista sempre le donne”). A quel punto, Tonks va improvvisamente su tutte le furie e gli risponde “Sapresti benissimo di chi mi sono innamorata, se non fossi troppo impegnato a sentirti dispiaciuto per te stesso per notarlo”. 

Come ci spiega la Rowling a questo punto Remus è combattuto tra la felicità di vedere ricambiati i propri sentimenti e il senso del dovere nel tenere Tonks alla larga dal licantropo quale era. “Finge quindi di non capire le parole di Tonks, ma non riesce comunque a ingannarla. Più saggia di Remus, la donna è certa che lui la ama e che si rifiuta di ammetterlo per un qualche nobile ma sbagliato motivo.”

Arriviamo poi al termine dell’Ordine della Fenice e ai fatti che si svolgono all’inizio del Principe Mezzosangue in cui veniamo a sapere della missione di Remus all’interno del branco dei Lupi Mannari per tentare di portare i licantropi dalla parte di Silente; “nel fare questo, Remus si espone a un possibile attacco da parte del Lupo Mannaro che aveva cambiato la sua vita per sempre: Fenrir Greyback.”

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Al termine del Principe Mezzosangue e dopo la tanta attesa (ma mai arrivata sugli schermi) scena dell’Infermeria, Remus si arrende ai suoi sentimenti e sposa Tonks in gran segreto “nel nord della Scozia, con alcuni testimoni selezionati nella locale taverna dei maghi” ma, nonostante la sua felicità, “continua a vivere combattuto tra l’entusiasmo per aver sposato la donna dei suoi sogni e il terrore di ciò che questo potrebbe causare a entrambi.”

Le sue paure hanno il sopravvento poche settimane dopo il matrimonio con la gravidanza di Tonks ma, dopo un intenso conflitto interiore e la discussione con Harry narrata nei Doni della Morte, torna dalla donna che ama “alla quale chiede perdono e promette che, qualunque cosa accadrà, non la lascerà mai più.”

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Nasce così Edward “Teddy” Remus (così chiamato in onore di Ted Tonks, padre di Ninfadora morto poco prima per mano dei Mangiamorte), lasciato pochi mesi dopo alle cure di nonna Andromeda, mentre entrambi i genitori erano pronti a lottare contro Voldemort, certi che, in caso di sconfitta, la loro famiglia e tutti quelli che amavano sarebbero stati spacciati.

Veniamo infine a conoscenza di come muore Remus Lupin che, indebolito e con le abilità ridotte al minimo dai mesi di inattività “trova la sua fine per mano di Antonin Dolohov, uno dei Mangiamorte più devoto, sadico e da lungo tempo al servizio di Voldemort.”

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Questa è la fine della travagliata vita di Remus John Lupin, primo Lupo Mannaro ad aver ricevuto (postumo) l’Ordine di Merlino, Prima Classe. Personaggio amato dalla stessa J.K. Rowling che ha dichiarato di aver pianto nello scrivere questo approfondimento, ancora addolorata dalla decisione di averlo fatto morire nel 7° e ultimo libro della saga. La Rowling ha poi aggiunto come la licantropia e i disagi e le sofferenze da essa provocata vogliono nei suoi libri essere un monito a tutte quelle condizioni di malattia che “segnano” le persone e le condannano ad un certo tipo di vita, come ad esempio l’HIV o l’AIDS e Remus è certamente la prova che, anche in casi di estremo disagio, si possa riuscire a tornare a vivere e ad amare.

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Per poter leggere la biografia completa e aggiornata di Lupin scritta da J.K Rowling in persona vi consigliamo di visitare gli ultimi capitoli del Prigioniero di Azkaban su Pottermore.

GUIDA ALLA TRADUZIONE: Consigliamo, infine, se siete abbastanza ferrati con l’inglese, di leggere la versione originale di questo interessante approfondimento in LINGUA ORIGINALE a causa dei numerosi equivoci (alcuni segnalatici anche dai nostri utenti) causati dalla traduzione in italiano, tra i quali, per esempio il nome completo del figlio di Tonks e Lupin (“Ted/Teddy” è solo il diminutivo di “Edward“, nome completo) o tutta la faccenda che riguarda i “sospetti” che Remus nutre nei confronti di una persona che in italiano è descritta come “un ragazzo molto schivo” mentre, in lingua originale come “known fugitive” (un noto fuggitivo/latitante), ossia Sirius Black.