Il quinto adattamento cinematografico, Harry Potter e l’Ordine della Fenice presenta alcuni rimandi citazioni ai film passati. Si tratta piccoli particolari, movimenti di camera, inquadrature e oggetti visti in passato ma anche rimandi a dettagli presenti nei libri e che nei film non trovano spazio. Eccone alcuni…
Nel libro viene messa in risalto la vigliaccheria di Dudley nel prendersela con i più piccoli e fare il bullo in compagnia, oltre alle sue capacità nella boxe. Nel film, tuttavia, anche se non se ne fa menzione, in un angolino possiamo osservare un Punch Ball.
In una delle scene iniziali del film, il gufo che porta la “strillettera” ad Harry riguardo la sua espulsione da Hogwarts, è dotato di una certa sbadataggine che richiama la stessa caratteristica di un gufo che abbiamo già incontrato in Harry Potter e la Camera dei Segreti. Stiamo parlando di Errol!
Poco dopo l’annuncio della sua espulsione, Harry, infuriato, fa cadere la foto incantata dei suoi genitori abbracciati che è la stessa che abbiamo visto in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (guarda caso) subito dopo un attacco d’ira.
Dopo aver fatto cadere la foto dei suoi genitori Harry ripercorre i momenti antecedenti alla morte di Cedric nel cimitero. Destandosi dal sogno, apre subito gli occhi. L’inquadratura del suo occhio che si apre di scatto è molto somigliante a quella in Harry Potter e il Calice di Fuoco, che segue (guarda caso) la visione del Cimitero subito dopo il Ballo del Ceppo.
A prelevare Harry da Privet Drive per portarlo a Grimmauld Place, l’Avanguardia irrompe a casa di Harry giungendo in camera sua. Quando la porta viene spalancata da un incantesimo, Harry alla vista di Alastor Moody gli chiede cosa ci faccia lì e questi risponde: “Ti salviamo naturalmente”. La stessa ed identica battuta viene pronunciata da Ron nella “Camera dei Segreti” nel tentativo di salvare Harry.
Dopo esser stati scoperti dalla Umbridge e la Squadra di Inquisizione, i membri dell’ES vengono messi in punizione. I fotogrammi antecedenti la scena della punizione, mostrano il Portone chiudersi nello stesso modo che abbiamo visto già nel “Prigioniero di Azkaban. Qui a lato potete vedere un’immagine.
Ci sono poi alcuni dettagli molto significativi che Yates ha voluto intenzionalmente mettere in secondo piano:
A Grimmauld Place per esempio, vediamo che Tonks inciampa nel porta ombrelli a zampa di Troll, così come descritto nel libro. Il porta ombrelli viene poi inquadrato una seconda volta, quando cioè Grattastinchi gioca con l’orecchio oblungo di Fred e George.
Sempre a Grimmauld Place, Harry salendo le scale, osserva le teste mozzate di Elfi Domestici tutti con lo stesso naso simile a un grugno.
Dopo di ciò, Harry scorge Kreacher, l’elfo domestico di Casa Black, intento a spolverare un quadro coperto da tendaggi. Dovreste sapere di che quadro stiamo parlando… quello della Signor Black, madre di Sirius! Purtroppo non c’era spazio per mostrarla, ma il regista David Yates ha avuto la bella pensata di inserirlo come dicevamo, in “secondo piano”.
Libro dopo libro Ginny diventa sempre più brava negli incantesimi, in particolare con le Fatture Orcovolanti. Questa innata capacità magica la si può vedere negli incantesimi che compie durante il corso del film, davvero molto potenti.
Nel prossimo film, Ginny sarà molto importante per la relazione che intercorrerà tra lei e Harry. Questo aspetto viene già anticipato attraverso alcune inquadrature in cui Ginny dimostra una certa gelosia quando si nomina Cho.
Aberforth Silente è un personaggio che viene poco approfondito nei libri, e ancora meno nel film. Viene menzionato per la prima volta nel quarto libro quando viene nominato da suo fratello Albus a causa di un processo che Aberforth ha avuto per aver “condotto esperimenti illegali su di una capra”. L’odore che si respira nella Testa di Porco, in cui Aberforth lavora, ricorda inoltre quello di una capra. Questo aspetto, anche se non molto rilevante viene mostrato nel film.
Un effetto molto ricorrente nel film, è quello della transizione da un luogo esterno ad uno interno (e viceversa) per mezzo di una finestra. L’effetto viene usato già nella Camera dei Segreti, diviene poi più frequente nel Prigioniero di Azkaban per poi essere riutilizzato per molte scene nell’Ordine della Fenice. Citiamo ad esempio, il primo arrivo alla testa di Porco e subito dopo la lezione di Occlumanzia.
Infine, ecco un altro dettaglio che indica la cura con cui i produttori si sono mossi. Nel quinto libro, Harry e Arthur vanno al Ministero per l’Udienza disciplinare. Entrano in un ascensore e si imbattono in un mago barbuto di nome Bill, che mantiene una scatola di cartone. Il signor Weasley gli chiede cosa sia il mago risponde: “Credeva fosse un normalissimo pollo quando finchè non ha cominciato a sputare fuoco…” Il tutto è stato inserito nel film come potete vedere dall’immagine accanto.