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Titolo: Harry Potter e la Pietra Filosofale Autore: J.K. Rowling Casa editrice: Salani Editore Prezzo: € 13,00 Anno: 1998 Breve riassunto: Harry potter, un bambino di undici anni costretto a vivere nel sottoscala della casa degli zii, si ritrova catapultato in un mondo magico, completamente diverso da quello in cui vive ogni giorno. Il ragazzo scopre di essere iscritto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts quando Hagrid, un uomo gigantesco oltre che custode di Hogwarts, si presenta di persona per portarlo a scuola. Durante quest’anno, Harry scoprirà di essere “il ragazzo sopravvissuto” e che i suoi genitori sono morti, assassinati da Lord Voldemort. Ma ancor più sorprendente è il fatto che Harry è sopravvissuto ad un attacco di Voldemort stesso, che ha così perso i suoi poteri. Arrivato ad Hogwarts, Harry si farà degli amici e sventera il tentativo di Voldemort di ritornare in forze, tramite l’uso dell’elisir di lunga vita distillato dalla Pietra Filosofale. |
Capitoli
1. Il bambino sopravvissuto pag. 5
2. Vetri che scompaiono pag. 22
3. Lettere da nessuno pag. 34
4. Il custode delle chiavi pag. 48
5. Diagon Alley pag. 62
6. Il binario nove e tre quarti pag. 87
7. Il Cappello Parlante pag. 110
8. Il maestro delle Pozioni pag. 127
9. Il duello di mezzanotte pag. 138
10. Halloween pag. 157
11. Il Quidditch pag. 173
12. Lo specchio delle brame pag. 185
13. Nicholas Flamel pag. 205
14. Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia pag. 217
15. La foresta proibita pag. 231
16. La botola pag. 249
17. L’uomo dai due volti pag. 274
LA PRIMA PAGINA DEL LIBRO
Capitolo 1 – Il bambino sopravvissuto
Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.
Il signor Dursley era direttore di una ditta di nome Grunnings, che fabbricava trapani. Era un uomo corpulento, nerboruto, quasi senza collo e con un grosso paio di baffi. La signora Dursley era magra, bionda e con un collo quasi due volte più lungo del normale, il che le tornava assai utile, dato che passava gran parte dei tempo ad allungarlo oltre la siepe del giardino per spiare i vicini. I Dursley avevano un figlioletto di nome Dudley e secondo loro non esisteva al mondo un bambino più bello.
Possedevano tutto quel che si poteva desiderare, ma avevano anche un segreto, e il loro più grande timore era che qualcuno potesse scoprirlo. Non credevano che avrebbero potuto sopportare che qualcuno venisse a sapere dei Potter. La signora Potter era la sorella della signora Dursley, ma non si vedevano da anni. Anzi, la signora Dursley faceva addirittura finta di non avere sorelle, perché la signora Potter e quel buono a nulla del marito non avrebbero potuto essere più diversi da loro di così. I Dursley rabbrividivano al solo pensiero di quel che avrebbero detto i vicini se i Potter si fossero fatti vedere nei paraggi. Sapevano che i Potter avevano anche loro un figlio piccolo, ma non lo avevano mai visto. E il ragazzino era un’altra buona ragione per tenere i Potter a distanza: non volevano che Dudley frequentasse un bambino di quel genere.
Quando i coniugi Dursley si svegliarono, la mattina di quel martedì grigio e coperto in cui inizia la nostra storia, nel cielo nuvoloso nulla faceva presagire le cose strane e misteriose che di lì a poco sarebbero accadute in tutto il paese. Il signor Dursley scelse canticchiando la cravatta da giorno più anonima del suo guardaroba, e la signora Dursley continuò a chiacchierare ininterrottamente mentre con grande sforzo costringeva sul seggiolone Dudley che urlava a squarciagola.
Nessuno notò il grosso gufo bruno che passò con un frullo d’ali davanti alla finestra.
Alle otto e mezzo, il signor Dursley prese la sua valigetta ventiquattr’ore, sfiorò con le labbra la guancia della moglie, e tentò di dare un bacio a Dudley, ma lo mancò perché, in quel momento, in preda a un furioso capriccio, il pupo stava scagliando i suoi fiocchi d’avena contro il muro. «Piccolo monello!» commentò ridendo il signor Dursley mentre usciva di casa. Salì in macchina e percorse a marcia indietro il vialetto del numero 4.
Fu all’angolo della strada che notò le prime avvisaglie di qualcosa di strano: un gatto che leggeva una mappa. Per un attimo, il signor Dursley non si rese conto di quel che aveva visto; poi girò di scatto la testa e guardò di nuovo. C’era un gatto soriano ritto sulle zampe posteriori, all’angolo di Privet Drive, ma di mappe neanche l’ombra. Ma che diavolo aveva per la testa? La luce doveva avergli giocato qualche brutto tiro. Si stropicciò gli occhi e fissò il gatto, che gli ricambiò l’occhiata. Mentre l’auto girava l’angolo e percorreva un tratto di strada, il signor Dursley tenne d’occhio il gatto nello specchietto retrovisore.
Traduzione di Marina Astrologo. Illustrazioni di Serena Riglietti.
Errori
Pag.31: Harry si meraviglia che il Boa Constrictor dello zoo gli faccia l’occhiolino. In effetti è davvero notevole dato che i serpenti non hanno le palpebre che si muovono!
Pag. 54: Zia Petunia racconta che sua sorella Lily “ogni volta che tornava a casa per le vacanze aveva le tasche piene di uova di ranocchia e trasformava le tazze da tè in topi”. E il Decreto per la ragionevole restrizione dell’arte magica tra i minorenni? Era già in vigore dato che è stato creato nel 1875…
Pag. 64: Hagrid e Harry lasciano la Catapecchia sullo Scoglio con la barca usata dai Dursley il giorno prima per rifugiarsi lì. E i Dursley come tornano?
Pag. 67: Sull’elenco dei libri da acquistare Harry trova “Mille erbe e funghi magici”, ma quando deve cercare “dittamo” (pag. 218) consulta “Cento erbe e funghi magici”.
A pag. 75 Hagrid spiega ad Harry che 17 falci fanno un galeone. A pag. 71 una donna esce dalla farmacia brontolando perché il fegato di drago costa “17 falci”. Come se noi dicessimo “costa 100 centesimi” invece di dire “1 euro”.
Pag. 77: nel negozio di Madama McClan, mentre provano le tuniche, Draco racconta ad Harry che intanto suo padre gli sta comperando i libri al negozio vicino e che sua madre “sta guardando le bacchette magiche” probabilmente per acquistarne una. Ma a pag. 82 veniamo a sapere che è la bacchetta che sceglie il mago…
Se zia Petunia conosceva abbastanza bene il mondo dei maghi dato che Lily faceva incantesimi a casa e lei sapeva anche dei Dissenatori (vedi quinto libro), come mai rimane così sorpresa che Harry debba prendere il treno dal binario 9 e 3/4 (pag. 88)?
Pag. 98: Perchè Ron Weasley ha il topo Crosta e Lee Jordan una tarantola, quando gli unici animali permessi ad Hogwarts sono gufo, gatto o rospo (pag. 67)?
Pag. 146: Fred e George dicono a Harry che è da quando Charlie se n’è andato che Grifondoro non vince. Ma Charlie ha 3 anni più di Percy (che in quel libro è al quinto anno), quindi Charlie doveva essere a Hogwarts fino all’anno prima. Di conseguenza quello che Fred e George intendono è: “Non abbiamo vinto dall’anno scorso!”. Cosa di cui è difficile lamentarsi…
A pag. 173, Hermione presta a Harry il libro Il Quidditch attraverso i secoli (siamo al primo anno, quindi nel 1991) ma se andiamo a vedere nel libricino del Quidditch, a pagina 46 si dice: “La squadra più brillante del Giappone, i Toyohashi Tengu è stata sconfitta per un soffio dai lituani Gorodok Gargoyles nel 1994”! L’ha scritto la Cooman questo libro?
Quando Harry, sotto il mantello dell’invisibilità sta fuggendo da Piton, cerca di capire dove si trova nel castello. Sa che c’è un’armatura vicino alle cucina, ma lui doveva essere 5 piani più su (pag. 197). Però nel quarto libro Fred e George gli devono spiegare dove sono le cucine. Amnesia?
Pag. 209: L’elisir di lunga vita rende immortale chi lo beve. Ma a pag 282 Silente spiega a Harry che Flamel e sua moglie hanno ancora abbastanza elisir per “sistemare i loro affari”, poi… moriranno.
Pag. 224: E’ mercoledì sera e Hermione e Harry sono nella sala comune che discutono di Norberto. L’orologio suona la mezzanotte. Ma a pag. 128 si legge che ogni mercoledì sera a mezzanotte c’è Astronomia…
Pag 268/269 : durante la partita a scacchi, Ron prende il posto del cavallo nero, eppure ad un certo punto dice che farà “un passo avanti” perché la regina lo mangi. Ma negli scacchi un cavallo non può mai fare un passo avanti, perché si muove sempre a L.
Pag. 268: Ron dice ad Harry di prendere il posto dell’alfiere nella partita a scacchi animata, e indica a Hermione di mettersi al posto della torre, vicino a Harry. Ma la torre è vicino al cavallo, non all’alfiere!
Pag. 282: Silente dice che lui e la civetta di Hermione si sono incontrati a mezz’aria, quando Silente stava tornando a Hogwarts alla fine del primo libro. Ma poi Hermione dice che quando lei e Ron sono corsi alla voliera per mandare il messaggio a Silente, l’hanno incontrato nel salone d’ingresso… (pag. 286).
A pag 287 Ron dice: “Tu mancavi all’ultima partita di quidditch e, senza di te, il Corvonero ci ha stracciati”. Ma a pag 207, Harry dice: “Non c’è un Cercatore di riserva. Se io mi ritiro, il Grifondoro non può proprio giocare!”