Ci sono riusciti di nuovo e questa volta ci hanno stupito con nuove entrate in scena: l’Orchestra Italiana del Cinema lo scorso 27 e 28 dicembre – al teatro Arcimboldi di Milano – ha portato la magia ad un altro livello, regalando al pubblico una performance indimenticabile.
Dopo un’introduzione potteriana ad opera dello stesso direttore Timothy Henty – che ha scatenato l’house pride delle quattro casate di Hogwarts a suon di cori e incitazioni (complimenti ai Serpeverde in sala, si sono fatti decisamente sentire!) – il terzo e forse più “reale” film della saga prende vita nel mondo babbano grazie alla regia di Cuaròn, ai paesaggi scozzesi mozzafiato e, di nuovo, grazie alle note di Williams magistralmente seguite dall’orchestra e tutti i suoi 130 membri.
Risate durante il Walzer di zia Marge, brividi con l’arrivo dei dissennatori, adrenalina a bordo del Nottetempo, pelle d’oca durante Fierobecco al galoppo che prende il volo e, ovviamente, lacrime durante la malinconica, dolce e emozionante “A Window to the Past” che, sia con il discorso di Lupin sul ponte sia durante il gran finale con Sirius ha scosso cuore e animo di tutti i presenti.
Ma la vera sorpresa e il vero protagonista di questa terza performance è stato il coro! Il coro che ha preso il posto di quello italiano durante l’arrivo a Hogwarts sulle note di “Double Trouble“, il coro che ha accompagnato momenti sia delicati che di forte impatto durante il film, rivelandosi il cuore dell’Incanto Patronus, scacciando i dissennatori con voci celestiali.
Non sappiamo che altro dire per raccontare a parole quella che è stata forse la più bella tra le esperienze della saga di Harry Potter in concerto vissute fino ad ora, e vi lasciamo quindi con qualche video dall’evento (potete visualizzare le nostre storie instagram direttamente qui) e con le parole di Sirius che ancora risuonano nei nostri cuori accompagnate da note tanto cariche di sentimento: “Quelli che ci amano non ci lasciano MAI veramente, e puoi sempre trovarli… qui dentro”.
Appuntamento al prossimo anno con Il Calice di Fuoco, vi aspettiamo! Non vorrete mica perdervi il Ballo del Ceppo, vero?