Avanguardia, modernità e femminismo: le donne di Animali Fantastici e dove trovarli

Joanne Kathleen Rowling ci ha insegnato che non abbiamo bisogno della magia per cambiare il mondo, che tutto il potere che ci serve è dentro di noi. Lei stessa ha saputo sfruttare la potenza delle sue parole, trasformandole in mani tese pronte ad aiutare e a diffondere messaggi di speranza, amore e legittimazione. L’intelligenza di Hermione, la forza di Molly Weasley e l’eccentricità di Luna Lovegood hanno ispirato milioni di giovani lettori e lettrici, rendendola una delle autrici femministe più conosciute al mondo. Diventata ormai un punto di riferimento nella lotta per la parità di genere sulla carta, non poteva che promuovere i medesimi valori anche sul grande schermo. Animali Fantastici e dove trovarli alimenta l’immaginazione e la creatività dei suoi spettatori con gli incredibili effetti speciali e le magiche creature di Newt Scamander, ma è allo stesso tempo capace di incoraggiare la riflessione. A uno sguardo attento non sfuggono, così, alcuni particolari che sottolineano come il femminismo giochi un ruolo di primo piano in questo nuovo capitolo della scrittrice, un aspetto ancor più degno di nota se si pensa che questo è ambientato nell’America degli anni Venti.


 

 I pantaloni di Tina

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Fare parte del team investigativo del MACUSA richiede praticità. Ecco perché Tina Goldstein indossa sempre i pantaloni, ad eccezione della scena girata all’interno del Blind Pig. Dal 1920 il femminismo comincia a guadagnare popolarità, soprattutto in seguito all’approvazione del XIX Emendamento, che garantisce il diritto di voto alle donne. La moda del tempo è sottoposta a un cambiamento radicale e le gonne si accorciano, ma i pantaloni diventeranno un capo d’abbigliamento ammesso nel guardaroba femminile solo a metà del ventesimo secolo. La scelta dei costumi non è, quindi, casuale: non solo Porpentina sembra anticipare i tempi, ma anche il mondo magico americano risulta più avanzato nell’ambito della parità di genere rispetto a quello dei No-Mag, in cui dispotiche padrone di casa – come la signora Esposito – impediscono perfino alle proprie inquiline di ospitare uomini nei loro appartamenti. Tina inoltre dimostra anche un grande spirito intraprendente e molta ambizione in ambito lavorativo, atteggiamenti che solo allora cominciano a nascere nel cuore delle donne americane e del resto del mondo, come afferma la sorella, “è Tina la ragazza in carriera“.

 

Seraphina Picquery

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La superiorità dell’universo magico su quello babbano è testimoniata anche dalla figura di Seraphina Picquery, presidentessa del MACUSA. Nonostante non sia immune agli errori, viene guardata con rispetto e ammirazione e dimostra di saper reagire alle emergenze con prontezza di spirito e tenacia, come è evidente durante il congresso tra leader del mondo magico. Il suo ruolo elevato ci appare ancor più ragguardevole, alla luce del fatto che nessuna donna “babbana” ha avuto finora l’onore di sedersi nello Studio Ovale. Seraphina, inoltre, non è stata la prima a rompere il cosiddetto “glass ceiling” magico: tra le streghe diventate presidentesse del MACUSA vi sono anche Charity Wilkinson, appartenente ai primi dodici Auror americani, ed Emily Rappaport, autrice dell’omonima legge del 1790 che sanciva la segregazione totale della comunità magica da quella No-Mag, in seguito a una delle più gravi violazioni dello Statuto Internazionale di Segretezza.

 

Queenie Goldstein

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“Non si preoccupi, pensano tutti quello che ha pensato lei quando mi ha vista” sono le prime parole che Queenie Goldstein rivolge a Jacob. La ragazza, avvolta in un abito rosa svolazzante e con il viso incorniciato da fluenti ricci biondi, sembra, infatti, incarnare l’ideale stereotipato di femminilità del tempo e non solo: lo stereoptipo della donna puramente femminile, bionda e “stupida” agghindata esclusivamente per il piacere dell’occhio maschile continua ad andare avanti anche ora nella nostra società, un pregiudizio ed un luogo comune che Queenie decisamente ribalta. La sua bellezza, infatti, non le impedisce di essere un’abile strega e una potente Legilimens. Dimostra, al contrario, di essere uno spirito libero, capace di scintille di ribellione e pronto a sfruttare astutamente i propri poteri per manipolare e smascherare i colleghi fedifraghi, salvando così la vita a Newt e alla sorella Tina, senza rinunciare alla grazia e all’eleganza che la caratterizzano.

 

Gli Auror

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Gli Auror svolgono da sempre un ruolo indispensabile ma ciò che ci fa amare ancora di più Animali Fantastici e dove trovarli è l’equa presenza di Auror maschi e femmine in ogni scena che illustri il loro prezioso lavoro. Una donna autoritaria con i capelli lunghi raccolti e un impermeabile di pelle in piedi accanto a Seraphina e a Graves è visibile già nel trailer del film, mentre un’intera inquadratura mostra un paio di tacchi che si allontanano, accompagnando la loro fiera proprietaria verso nuove minacce da sventare.

Abbiamo ancora molto da imparare dall’universo magico di J. K. Rowling, ma non perdiamo la speranza. A volte, basta un semplice “Evanesco” per far scomparire pregiudizi e differenze di genere.