J.K. Rowling ha negato, mesi fa, che Harry Potter and the Cursed Child sarebbe arrivato al cinema visto trattandosi di una storia concepita e esclusivamente rivolta al palcoscenico teatrale.
Eppure l’ultima mossa della Warner Bros. non può che far sorgere qualche dubbio.
La major ha infatti registrato un marchio relativo all’ottavo Harry Potter che include i diritti di sfruttamento di un mucchio di prodotti tra cui film e merchandise di ogni tipo (qui la lista completa).
La richiesta di registrazione all’ufficio di proprietà intellettuali è stata inviata l’8 luglio 2016, perciò sembra che la cessione dei diritti alla Warner Bros. da parte di J.K. Rowling sia stata una decisione molto recente.
La major è al momento impegnata con la realizzazione della trilogia di Animali Fantastici e Dove Trovarli e lo sarà fino al 2020. Se Harry Potter and the Cursed Child approderà mai sul grande schermo sarà tra molti anni, il che sarebbe un bene per far raggiungere ai protagonisti degli otto film originali l’età giusta per interpretare i personaggi 19 anni dopo. In quel caso, sarà soltanto necessario convincere gli attori a tornare nei ruoli che li hanno resi celebri. Daniel Radcliffe, intanto, si è già dimostrato propenso.
Una seconda possibilità sarebbe un recasting o l’ingaggio degli attori della piece teatrale (anche se a quel punto l’età sarebbe un serio problema).
Una terza eventualità – e forse quella più probabile – è semplicemente quella di riprendere la rappresentazione teatrale e proporla al cinema. Anche in questo caso potrebbe passare diverso tempo: quando Cursed Child finirà la sua corsa nel Regno Unito, partirà un tour mondiale.