J.K. Rowling intervistata da USA Today

Manca davvero poco all’uscita inglese di The Casual Vacancy, il 27 settembre, e ogni giorno giungono nuove interviste e dichiarazioni dell’autrice J.K. Rowling. Intervistata da USA Today, parla del suo nuovo romanzo, di Harry Potter e di Pottermore. Cliccate su Leggi Tutto.

The Casual Vacancy è il primo romanzo che J.K. Rowling pubblica dopo l’ultimo capitolo della saga di Harry Potter. Viene spontaneo chiederle come si sente a questo proposito:

“Domani magari non sarà più così, ma pensavo mi sarei sentita più agitata dato che sono passati cinque anni e si tratta di un libro completamente diverso. In realtà sono piuttosto emozionata”.

“Non credo che il libro piacerà a tutti. Ma sono fiera di quello che ho scritto. Amo questo libro. È esattamente come doveva essere. Come autrice, non potrei ritenermi più soddisfatta. Non voglio sembrare arrogante, ma se alle persone non piacerà, be’, è normale. È letteratura e quindi è soggettiva. Posso comunque accettarlo”.

“Per quanto possibile voglio che [The Casual Vacancy] viva una pubblicazione normale. Parte del grandissimo entusiasmo che circondava la pubblicazione di Harry Potter era divertente. Ho sempre amato incontrare i lettori. Mi è sempre piaciuto partecipare a eventi in cui poter parlare ai fan, ma onestamente un’altra parte di tutto questo non era affatto divertente”.

Parlando del fatto che molti fan vorrebbero che scrivesse ancora su Harry Potter, ha detto:

“Sì, capisco il loro punto di vista. Se ami qualcosa, e ci sono molte cose che amo, ne vuoi sempre e sempre di più, ma non è così che si realizza un buon lavoro. Come autrice ho bisogno di scrivere quello che più mi preme. E avevo bisogno di scrivere questo libro.”

È stato chiesto all’autrice se The Casual Vacancy potrebbe diventare un film:

“Personalmente, non credo si presti molto. Ed è una delle cose che apprezzo del libro. Si presta maggiormente alla lettura perché molto di ciò che succede accade internamente. Il lettore deve capire cosa sta accadendo all’interno della mente delle persone. Quindi per quanto accada molto nel romanzo, uno dei motivi per cui mi affascina è che gran parte di ciò avviene interiormente nelle persone e il film non è il mezzo migliore per rappresentare tutto questo”.

L’autrice sente di non volersi più impegnare nel pubblicare romanzi a scadenze e ritmi serrati:

“Non voglio prendermi questo impegno. Quando ho finito di scrivere i libri di Harry Potter, mi sentivo allo stesso tempo devastata e libera. Ero veramente sconvolta perché era finito e ho pensato ‘Non scriverò mai più di Harry, Ron e Hermione’, ma allo stesso tempo ho provato un forte senso di liberazione così, egoisticamente, non voglio più promettere che pubblicherò un libro all’anno. Mi sento libera ora. Forse questo senso di libertà mi permetterà di pubblicare romanzi con maggiore frequenza. Può essere. Non saprei”.

Su Pottermore J.K. Rowling ha dichiarato:

“È un modo per ringraziare i fan e anche per me è ottimo perché non mi mette pressione. Posso rilasciare nuovi materiali quando e se voglio. Sto creando gratuitamente qualche nuovo contenuto per il sito e mi piace molto”.

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