Del Toro parla dei film di Harry Potter

In una nuova intervista con Collider, il regista Guillermo del Toro ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a rifiutare la regia del Prigioniero di Azkaban prima che il testimone passasse ad Alfonso Cuaròn. Cliccate su Leggi Tutto per saperne di più…

C’è qualcosa che ti è stata offerta o che sei stato vicino a dirigere per cui pensi: “Dannazione, avrei voluto accettare” o “Avrei voluto dirigerlo io”? Per me, gli ultimi libri di Harry Potter. Sono magnifici. Ho sempre adorato i libri e penso spesso al fatto che quel mondo e quegli attori fossero fantastici. Non guardo all’occasione persa con rimpianto, ma con curiosità, perchè li ho adorati. I primi due libri sono stati una rivelazione. La decisione di non dirigere il terzo film è stata una conseguenza diretta dei primi due film che avevano un’atmosfera molto più leggera dei libri. I libri sono immersi in un pathos più Dickensiano e avevo molta paura di stravolgere quel mondo dotato di una tale risonanza. Ero intimorito.

L’aspetto interessante è che il mondo di Harry Potter è così vasto, nonchè una grossa fonte di guadagno per la Warner Bros. Ovviamente stanno cercando di capire un modo per sostituire Harry Potter… ma immagino che ad un certo punto in futuro, ci sarà un remake o una serie TV. Se mai venissero da te a proporti di dirigere una serie in 13 episodi, lo faresti? No, perchè credo che a questo punto sia qualcosa di iconico. Si tratta di un mondo meravigliosamente realizzato con un inizio, uno sviluppo e una fine. Non è un parco giochi aperto. I film di Harry Potter vanno amati per quel che sono, se capisci cosa intendo. Il caso è chiuso.

Io credo che con quel potenziale la Warner Bros. deciderà di farli uscire nuovamente al cinema o qualcos’altro. Io non ci scommetterei.