Helena Bonham Carter – interprete di Bellatrix Lestrange nei film di Harry Potter – è stata intervista per l’edizione di Maggio di Interview Magazine da Daniel Radcliffe! Potete leggere la bellissima intervista qui di seguito su Leggi Tutto.
Dan Radcliffe: Hai una famiglia di grande successo.
Helena Bonham Cater: Tu dici?
Dan Radcliffe: Be’, discendi da un primo ministro, alcuni politici, e da un regista molto influente. Il tuo nonno materno è stato un diplomatico Spagnolo a cui hanno assegnato alcuni anni fa il Giusti tra le Nazioni, una cosa magnifica. E tua madre è una psicoterapeuta.
Helena Bonham Cater: Wow. Sai più cose di me.
Dan Radcliffe: Con delle radici tanto famose come sei riuscita a spiccare? Hai iniziato quando eri molto piccola.
Helena Bonham Cater: La mia carriera non ha avuto niente a che fare con la mia discendenza, nel senso che mamma e papà ci hanno cresciuto senza metterci pressione. Non avevano aspettative di alcun tipo, gran cosa. Ma io ero molto autocritica e decisa. Grazie a Dio sono migliorata crescendo.
Dan Radcliffe: Davvero? Si è attenuta la cosa?
Helena Bonham Cater: Oh sì. Non preoccuparti, tutto migliora quando cresci.
Dan Radcliffe: Oh, grazie al cielo.
Helena Bonham Cater: Credo che cominci ad appassire solo fisicamente ad una certa età. Mentalmente sei molto più agile.
Helena Bonham Cater: Tutti soffrono di complessi di inferiorità in una certa fase nella vita. Ma poi quando hai dei figli e diventi adulta ti rendi conto che nulla ti importa in realtà. Da piccola avevo molti complessi, sia perchè non ero andata all’università sia perchè non ho studiato recitazione professionalmente. Poi diventa stancante, la situazione comincia a seccarti.
Dan Radcliffe: Giusto, e la noia ti porta a pensare: “Fan***o a tutto”.
Helena Bonham Cater: “Fan**o a tutto” è la mia filosofia di vita.
Dan Radcliffe: Credi di prendere ispirazione dai bambini? Io lo faccio, credo siano trasparenti in qualunque cosa facciano nella vita.
Helena Bonham Cater: Oh, certo. E’ verissimo. Credo anche che ci sia un Peter Pan nascosto dentro di me. Non ho mai voluto crescere. Sono cresciuta troppo in fretta. Mi sono trasferita all’età di 13 anni – quando ho cominciato a recitare. Papà era molto ammalato – soffriva di una paralisi, quindi c’era una parte di me che mi ha spinto a diventare responsabile.
Dan Radcliffe: Hai pensato di dover badare a te stessa da sola, o di contribuire, almeno.
Helena Bonham Cater: Esatto. Cercavo di ripagarlo per quanto gli era accaduto. Non ne ero neanche cosciente all’epoca. Pensavo che se avessi fatto qualcosa di concreto, lo avrei fatto stare meglio in qualche modo.
Dan Radcliffe: Cosa che in un certo senso hai fatto.
Helena Bonham Cater: In un certo senso, sì.
Dan Radcliffe: Credo sia molto attraente vedere la persona che ami sfondare nel suo mesterie.
Helena Bonham Cater: Lo so, lo adoro. E’ una bellissima cosa, molto salutare. Tim non sa cucinare ma è molto bravo alla regia.
Dan Radcliffe: Non è utile in casa ma sa girare film!
Helena Bonham Cater: E a volte penso: “Perchè continuo a lavorare con lui?” ma in realtà ha perfettamente senso. Mi ha dato due figli, non ha senso stare dall’altra parte del pianeta a fare qualcos’altro.
Dan Radcliffe: No, infatti!
Helena Bonham Cater: E poi, parliamo di Tim Burton. E’ un genio. Non puoi liquidarlo solo perchè stai con lui e hai due figli.
Dan Radcliffe: No, assolutamente.
Helena Bonham Cater: Sarebbe da matti..
Dan Radcliffe: Sarebbe bizzarro..
Helena Bonham Cater: Sarebbe perverso.
Dan Radcliffe: Davvero.
Helena Bonham Cater: Sarebbe sbagliato – e stupido.
Dan Radcliffe: C’è qualcosa che vorresti fare nel tempo libero?
Helena Bonham Cater: Imparare il tip tap. Fare qualcosa con i miei figli. Andare da loro e ricordargli: “Ciao, sono vostra madre”. Il tempo libero lo passo con i miei figli, davvero, ma se avessi altro tempo non so.
Dan Radcliffe: Trovi che avere dei figli ti abbia dato un buon motivo per tornare a fare giochi che la società ti ha imposto di non fare più?
Helena Bonham Cater: Sì, si torna indietro. Credo che se hai un figlio devi mostrargli come amare la vita, quali sono le cose positive – insomma, nutrirli del miglior cibo possibile. E’ questo ciò che per me conta davvero. Come si crea il giusto cibo? Diversi sapori, diverse temperature – gelato e cioccolata calda. Ci piace fare pozioni e intrugli vari. Lo adoro. E adoro ciò che loro mi danno in cambio: immaginazione e divertimento.