Sono ben 100 i milioni di dollari investiti dalla Warner Bros. nella promozione dei Doni della Morte: Parte 2 per la stagione di premi cinematografici. E’ chiaro che ricevere appena 3 candidature di tipo tecnico non sarà stato il massimo per chi si aspettava almeno un riconocimento artistico. C’è chi si è astenuto dal commentare, chi ha risposto in maniera diplomatica e chi, invece, ha considerato questa mossa una “vergogna“. Cliccate su Leggi Tutto.
Daniel Radcliffe ha avuto una reazione molto positiva. C’era chi diceva si meritasse un Oscar non solo per l’ultimo film ma per più di 11 anni di lavoro. Lui ha risposto con una battuta: “Un Oscar? E’ più probabile che lo riceva in faccia“. Ha poi aggiunto: “Non mi serve nient’altro. Ho avuto il ruolo più bello al mondo“.
David Heyman, il produttore esecutivo, si è detto dispiaciuto ma ha voluto sottolineare quanto segue:
“Ciò di cui sono felicissimo è il responso del pubblico. Quella è la cosa più importante. Ma sapete che vi dico? E’ fantastico che abbiano deciso di riconoscere il reparto trucco, gli effetti speciali e le scenografie“.
Tim Burke, il supervisore degli effetti speciali, ha dichiarato di essere felicissimo della nomination (vi ricordiamo che ha già vinto un Oscar nel 2001 per il Gladiatore) ma non ha potuto fare a meno di criticare l’atteggiamento snob nei confronti della saga:
“E’ una vergogna che non abbia ricevuto candidature come Miglior Film. E’ difficile capire perchè i film di Harry Potter vengano spesso sottovalutati dall’academy e specialmente nel Regno Unito – dove è nato – dai BAFTA. Forse è una risposta negativa al commercialismo, al fatto che questi film abbiano enorme successo al botteghino, risultando meno artistici di quello che realmente sono”.
“Nonostante questo, quando tornerò a Londra avrò dei buoni motivi per festeggiare assieme al mio staff con burrobirre e whisky incendario. Brinderemo al successo di Harry Potter”.