Abbiamo visto in anteprima l’ottavo e ultimo adattamento cinematografico Harry Potter e i Doni della Morte, Parte 2. Stasera, infatti, si è svolta l’anteprima stampa a Milano a cui la Warner Bros. ci ha gentilmente invitato. Cliccando su Leggi Tutto trovate un breve commento a caldo (privo di spoiler) di Mirko D’Alessio (Okrim) e una recensione spoilerosa di Angelica Arfini (Angie). UPDATE: abbiamo caricato le foto dall’evento dell’anteprima di ieri sera, assieme anche alla webmistress di Giratempoweb, visibili qui nella nostra gallery.
Commento di Mirko Okrim D’Alessio:
Arrivando dritti al punto, questo film lascia letteralmente a bocca aperta. Credo sia tutto ciò che un fan possa desiderare come conclusione di un fenomeno cinematografico durato dieci anni. Quello che più adoro nei film di Yates sono i rimandi e le citazioni ai film precedenti. Questo film ne è davvero pieno. Non voglio svelarvi nulla perchè non c’è cosa migliore che scoprirli per proprio conto, proprio come ho fatto io. Voglio soltanto dirvi questo: aspettatevi belle sorprese perchè ce ne sono un mucchio. La colonna sonora finalmente si fa sentire, gli effetti speciali sono impeccabili, l’azione è coinvolgente, il dramma commovente. Ci sono alcune cose che fanno storcere il naso, se da un lato alcune interpretazioni gridano all’Oscar, altre lasciano a desiderare, forse peggiorate da un doppiaggio non del tutto convincente. La fotografia risulta molto diversa dalla Parte 1 sebbene il direttore della fotografia sia lo stesso. Quello che posso dire è di essere più che soddisfatto da questa conclusione. Una seconda (ma anche terza, quarta) visione è sicuramente d’obbligo, sia per apprezzare i dettagli ma anche per essere trasportati ancora una volta, e fino alla fine, da un’onda di emozioni. E’ triste pensare che non ci saranno altri film di Harry Potter, altri trailer da attendere, altre immagini da analizzare. L’importante è pensare – come ha detto una donna saggia – che anche dopo la fine di tutto, Hogwarts sarà sempre lì – tra le pagine di un libro o sulla pellicola di un film – ad attenderci e a dirci: “Bentornati a Casa”.
*** SPOILER Recensione di Angelica Angie Arfini *** SPOILER
Dicono tutti che è epico, ma al momento non trovo niente di più appropriato da dire; sembra banale ma dopo 10 anni di attesa finalmente Harry Potter si svela per quello che è veramente! Un percorso che si snoda e si sviluppa in 7 libri e 8 film, un nodo di dubbi che viene districato in questo ultimo e fantastico capitolo, un percorso tra la vita, la morte, la verità e la potenza di un amore, sia esso per un figlio, per la donna amata o per gli amici.
Dopo critiche e critiche a Yates, da fan affiatata della saga posso dire di essere più che soddisfatta e che il regista che ha ricevuto tanti rimproveri dai fan verrà finalmente acclamato; un film commovente, che davvero crea un miscuglio di emozioni indescrivibili e che commuove anche i più scettici.
Parlando dell’aspetto tecnico, le scene salienti sono tante, quasi tutte, ma i ricordi di Piton sono un continuo e crescente climax che sfocia nel pianto disperato di Severus che culla tra le braccia Lily morta, sullo sfondo il piccolo Harry in lacrime con la cicatrice fresca e ben visibile; King’s Cross eterea e paradisiaca, il limbo che la Rowling aveva descritto con un chiaro e apprezzato rimando al Voldemort-feto che si intravede nel Calice, ricoperto di sangue, un vero e proprio dialogo nell’aldilà; la commozione della scena della foresta è totale così come l’angoscia e la morsa di dolore che ti coglie alla morte cruda di Piton, le lacrime e i singhiozzi alla vista dei cadaveri di Fred, Remus e Tonks. Tra le scene più “crude” il sorprendente lago d sangue della Gringott post-Voldemort (censurata nel trailer) e la morte di Piton ripetutamente colpito da Nagini in modo molto fisico, fisicità che si ripete nei gesti di un Voldemort irato che arriva a schiaffeggiare Lucius e scostare Bellatrix. Il panico invece è al culmine quando la voce del Signore Oscuro penetra nella testa di coloro che si oppongono a lui e degli spettatori presenti nella sala.
Le scene “rosa” forse non sono rese al massimo ma si sente appena di più il legame Harry-Ginny e il tanto atteso bacio Ron-Hermione non è così spettacolare ma nemmeno così negativo, anzi, molto sentito.
L’angoscia e la presenza della morte sono sentite e e presenti in tutta la pellicola e la commozione per la fine culmina nell’epilogo e nella sua trasposizione, l’addio finale cullato dalle note di Williams (presente in mote scene) e di “Leaving Hogwarts” (altri rimandi ai film precedenti anche in molte scene). Scene d’azione spettacolari, dall’inizio alla fine, dalla Gringott a Hogwarts e l’aspetto epico di queste scene ti coinvolge anche grazie alla colonna sonora.
Parlando di performance sono tutti da premiare, partendo da un ritrovato e eroico Neville a una combattiva McGranitt; da Oscar (senza esagerare) Alan Rickman con il suo tragico addio e Ralph Finness che finalmente ci mostra un Voldemort che deride, che spaventa, ma che ha anche paura e che si lascia andare alla collera. Tutti gli altri come già detto danno prova di interpretazioni fantastiche e il film rispecchia la loro bravura e il loro talento.
Pecche ce ne sono veramente poche: a partire dalla qualità PESSIMA del 3D (la fotografia ne risente parecchio), il doppiaggio (errore nel cambio di voce di Bellatrix-Hermione che da prima viene doppiata dalla doppiatrice di Emma [Letizia Ciampa] e poi da quella di Helena[Laura Boccanera]) per poi finire con alcune scene che lasciano perplessi: la scarsa reazione di fronte alla morte di Harry e anche alla sua vittoria che passa come niente fosse; finendo poi l’orribile morte di Voldemort e Bellatrix che, assecondando il 3D esplodono o si sgretolano entrambi).
Il migliore? Forse, sicuramente il più epico e supera, secondo me, di gran lunga la prima parte; da vedere e rivedere perchè non sarà mai davvero la fine e perchè nel trio adulto dell’epilogo noi rivedremo sempre i bambini che ci hanno fatto crescere e che ci hanno cambiato la vita!”